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STENOSI AORTICA: AL VIA IL PROGETTO “TAVI è VITA” IN PIEMONTE

Società di Cardiologia: GISE, SIC e SICCH

STENOSI AORTICA: AL VIA IL PROGETTO “TAVI è VITA” IN PIEMONTE

Weekend della Salute nelle piazze di 4 città piemontesi

(Alessandria, Cuneo, Novara e Torino)

 

Torino, 27 marzo 2019 – Al via il progetto “TAVI è VITA” in Piemonte, la prima Regione in cui partiranno, nel mese di giugno, le iniziative volte a sensibilizzare le istituzioni, la comunità medico-scientifica e l’opinione pubblica sul tema della stenosi aortica e sulla tecnica operatoria TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation, impianto transcatetere di valvola aortica).

 

L’iniziativa, presentata al Circolo della Stampa di Torino, prevede quattro Weekend della Salute che si terranno nelle principali piazze di quattro città Piemontesi: Alessandria, Cuneo, Novara e Torino, per informare e sensibilizzare la cittadinanza sulla stenosi aortica e sulla TAVI. Le giornate informative vedranno la partecipazione di cardiologi interventisti del GISE e cardiochirurghi della SICCH che saranno a disposizione dei cittadini per visite e consulti gratuiti, in occasione di ciascun weekend.

 

Il progetto “TAVI è VITA” è stato ideato e realizzato da GISE (Società Italiana di Cardiologia Interventistica) in collaborazione con SIC (Società Italiana di Cardiologia) e SICCH (Società Italiana di Chirurgia Cardiaca).

 

La stenosi aortica è una delle malattie più comuni delle valvole cardiache (che in Italia riguardano oltre 1 milione di persone e il 10 per cento della popolazione oltre i 65 anni, la fascia più colpita). La tecnica operatoria TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation, impianto transcatetere di valvola aortica) è una procedura estremamente innovativa ma che risulta essere attualmente sottoutilizzata. A oggi, infatti, sono soltanto circa 110 i pazienti trattati ogni milione di abitanti rispetto ai circa 250 per milione di abitanti che meriterebbero il trattamento secondo le evidenze cliniche.

A confermarlo è un’indagine Doxa, presentata nel corso dell’incontro di oggi, effettuata sia a livello nazionale sia a livello regionale, che ha coinvolto MMG (medici di medicina generale) e cardiologi di base, evidenziando come nei due target la conoscenza della stenosi aortica, delle possibili opzioni terapeutiche e del percorso ideale che dovrebbe fare il paziente affetto da tale patologia non sia elevata. In particolare, i dati raccolti da Doxa in Piemonte confermano in molti punti il trend nazionale discostandosi lievemente per quanto riguarda un maggior livello di confidenza nella gestione e nel trattamento del paziente con stenosi aortica e sul fatto che i cardiologi piemontesi sembrano effettuare personalmente la diagnosi di stenosi aortica con maggiore frequenza rispetto a quanto registrato nel resto d’Italia.

 

Stenosi aortica e possibili trattamenti

La stenosi (restringimento) severa dell’apertura valvolare aortica può essere trattata sia tramite sostituzione chirurgica tradizionale della valvola aortica (SAVR), intervento che richiede anestesia generale, incisione piò o meno estesa sul torace e circolazione extra-corporea a cuore fermo, sia tramite TAVI, intervento mini-invasivo che si esegue nella maggior parte dei casi senza anestesia generale e con impianto della nuova valvola attraverso l’arteria femorale. Nel caso della TAVI il paziente potrebbe venir dimesso nel giro di 3 o 4 giorni se non sono presenti particolari complicanze procedurali. Dal 2007, anno di introduzione della procedura, al 2018 in Italia sono stati effettuati oltre 30.000 impianti tramite TAVI, con incremento annuo costante (da 98 impianti nel 2007 a oltre 6.900 nel 2018).

 

Il calendario dei Weekend della Salute

I Weekend della Salute si terranno alle seguenti date:

  • Cuneo: Sabato 1 Giugno
  • Novara: Sabato 8 Giugno
  • Torino: Sabato 15 Giugno
  • Alessandria: Sabato 22 Giugno

Location e dettagli organizzativi verranno comunicati in prossimità degli eventi.

 

La funzione salvavita della TAVI

Il titolo del progetto “TAVI è VITA”, nato dall’utilizzo del nome della procedura e del suo anagramma, evidenzia la rilevanza della tecnica che ricopre una funzione propriamente salvavita. La TAVI, sebbene sia stata inizialmente destinata solo ai pazienti non trattabili chirurgicamente, potrebbe oggi essere indicata anche in pazienti a rischio meno alto, che potrebbero così in alcuni casi avvalersi di una metodica meno invasiva rispetto alla chirurgia tradizionale.

L’importanza del progetto, sostenuta dai risultati dell’indagine Doxa, ha spinto tutte le maggiori società del panorama cardiologico a collaborare alla creazione dell’iniziativa. I risultati della ricerca hanno dimostrato come sia doveroso intervenire non solo presso medici di medicina generale e cardiologi di base, soggetti coinvolti nella ricerca, ma anche a livello generale presso la popolazione più a rischio. Risultano necessari, infatti, eventi e corsi per aumentare e strutturare le conoscenze dei MMG e favorire la proposizione della procedura di intervento sulla valvola aortica nei tempi debiti, riferendo i pazienti agli “Heart Team”, specificamente creati per proporre ai singoli pazienti la metodica più appropriata (TAVI o intervento chirurgico). In questa prospettiva sembrano anche necessari meeting dedicati alla TAVI per approfondire i dubbi attuali del cardiologo rispetto alle tecniche e alle indicazioni di intervento. Infine, per migliorare i livelli di conoscenza della patologia e soprattutto della nuova tecnica TAVI presso la popolazione, può favorire la share of voice e la richiesta diretta al medico da parte del paziente e, di conseguenza, una maggiore potenziale diffusione di utilizzo della tecnica.

 

Giuseppe Musumeci, Past President GISE e Direttore della struttura complessa di Cardiologia dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo, intervenendo alla conferenza stampa ha sottolineato che: “i risultati dell’indagine Doxa sono eloquenti: essi fotografano, infatti, una realtà comune a tutto il territorio nazionale e, pur con lievi discostamenti, anche al Piemonte, che consiste nella scarsa, appena sufficiente, conoscenza da parte dei MMG e dei cardiologi ambulatoriali dei percorsi diagnostici e delle prospettive terapeutiche per i pazienti affetti da stenosi aortica. ‘TAVI è VITA’ è un progetto nato per rispondere al bisogno evidente ed urgente di una diffusione più capillare della conoscenza delle caratteristiche e delle indicazioni alla procedura e si propone di sensibilizzare i medici del territorio al riconoscimento della stenosi valvolare aortica o all’avvio di approfondimenti diagnostici nel sospetto clinico della patologia e di diffondere i dati attuali sulla sicurezza e l’efficacia della TAVI”.  “La TAVI – spiega Musumeci – è una tecnica mini-invasiva assai innovativa eseguita dai cardiologi interventisti senza aprire il torace e fermare il cuore, spesso senza anestesia generale e con impianto della valvola, nella maggior parte dei casi, attraverso l’arteria femorale. L’intervento dura meno di 1 ora e il recupero post-operatorio è rapido. Inoltre, i dati recentemente presentati a New Orleans e pubblicati nella principale rivista di Medicina Americana (NEJM) – afferma Musumeci – hanno mostrato come la TAVI si sia dimostrata superiore alla chirurgia tradizionale per quanto riguarda l’incidenza di morte, ictus, re-ospedalizzazione ad un anno anche nei pazienti a basso rischio”.

 

Mauro Rinaldi, Direttore della Struttura Complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, ha affermato che: “la stenosi della valvola aortica è una patologia che interessa prevalentemente la persona anziana e, se severa, ha un impatto negativo sulla qualità e l’aspettativa di vita del paziente che deve essere il primo obiettivo di ogni iniziativa volta a creare una maggiore coscienza: egli deve saper cogliere quei sintomi che suggeriscono la malattia e quindi rivolgersi al medico. Ancora più importante è la formazione dei medici di base e dei cardiologi. Diagnosi precoce, follow-up del paziente e corretto timing chirurgico sono fondamentali per il successo del trattamento di questa patologia. Fondamentale è poi la scelta della giusta strategia di trattamento. Oggi abbiamo due diverse opzioni, la chirurgia convenzionale che negli ultimi anni è evoluta verso strategie sempre meno invasive ma che, però, richiede pur sempre una piccola incisione e la circolazione extracorporea, ed il trattamento transcatetere, ossia la TAVI. I risultati della ricerca Doxa sono estremamente interessanti nella misura in cui evidenziano come ancora non ci sia una informazione precisa sulle diverse opzioni di trattamento proprio fra i medici che rappresentano il primo punto di riferimento per il paziente.”.

 

Pagina Facebook: @ProgettoTAVIVita

 

 

Per informazioni

Ufficio Stampa progetto “TAVI è VITA” – Twister communications group

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“Sanità pubblica e privata nel Ssn”: ‘focus’ su partnership pubblico-privato tra esperti, cittadini e operatori sanitari

Circa 35 milioni di italiani nel 2016 hanno affrontato spese sanitarie di tasca propria, pari ad una spesa di 35 miliardi di euro. Gli anziani, sempre più numerosi spendono una volta e mezzo in più rispetto alla popolazione generale e più del doppio (gli anziani non autosufficienti) in tema di out of pocket. Circa 13 milioni di italiani hanno difficoltà a far fronte alla spesa sanitaria, 7,8 milioni hanno usato tutti i risparmi per fronte alle spese sanitarie rispetto a 2 milioni di persone che aumentano la categoria della nuova povertà.  La spesa sanitaria privata nel 2017 si è attestata su circa 35 miliardi e solo 5 miliardi sono stati intermediati da forme sanitarie integrative (12 milioni italiani (il 19%) fanno ricorso alla ‘spesa intermediata’ di cui il 55% sono dipendenti e il 14% autonomi) e tale settore gestisce circa 5 milioni della spesa (2%).

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Sanità pubblica e privata a convegno, a Rivoli il 25 giugno

La tenuta del servizio sanitario nazionale è una delle sfide più difficili e più impegnative che le future forze di governo dovranno affrontare. Su questo tema Motore Sanità organizza il convegno “Sanità pubblica e privata nel Sistema sanitario nazionale” negli spazi della Rsa Bosco Stella di Rivoli, il 25 giugno.

Il sottofinanziamento del sistema e il progressivo aumento del costo dell’innovazione farmacologica e tecnologica comportano una trasformazione del sistema sanitario nazionale in cui il ruolo del privato e il suo rapporto con il sistema pubblico diventano l’asse portante.

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Sanità pubblica e privata a convegno, a Rivoli il 25 giugno

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News, Piemonte, Regioni

Nasce il nuovo ordine delle professioni sanitarie. A Torino rappresentati 10mila professionisti

Oltre ai tecnici di radiologia, già presenti, riunirà altre 18 professioni sanitarie, tra cui fisioterapisti, logopedisti, dietisti, tecnici di laboratorio, assistenti sanitari, tecnici della prevenzione, educatori professionali

 

Con l’inaugurazione ufficiale della nuova sede, nasce l’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Torino-Aosta-Alessandria-Asti.

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News, Piemonte, Regioni

Idrosadenite suppurativa: a Torino torna la campagna nazionale ‘Che nome dai alle tue cisti? ’.

Il 16 marzo consulti dermatologici gratuiti per i malati di idrosadenite suppurativa

 

Visite per chi soffre di cisti, noduli e lesioni dolorose nella zona inguinale o ascellare. E’ questo l’invito della campagna nazionale sull’idrosadenite suppurativa (Hs) dal titolo ‘Che nome dai alle tue cisti?’, in programma venerdì 16 Marzo a Torino. Da questa città parte la nuova tappa della campagna nazionale informativa e di sensibilizzazione su questa malattia che prevede visite dermatologiche gratuite su prenotazione.

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Innovazione, News, Piemonte, Regioni, Tecnologie

Nasce il nuovo centro di tecniche di riproduzione assistita (Fivet) di Torino

Per la città un nuovo polo specializzato che ha sede alla Casa della Salute Valdese

 

Per le coppie desiderose di un figlio e che non riescono ad averlo, mai più viaggi fuori dai confini piemontesi, perché è nato il nuovo centro di tecniche di riproduzione assistita (Fivet) dell’Asl di Torino e sarà il centro di eccellenza per la città.

Il centro Fivet dall’ospedale Maria Vittoria, nato nel 2001, è stato trasferito alla Casa della Salute Valdese, in via Silvio Pellico 19, per garantirgli una sede più ampia ed è stato potenziato per offrire alla città un nuovo polo specializzato.

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Farmaci, Innovazione, News, Piemonte, Regioni

Malattie del sangue: ecco come i linfociti possono “riconoscere” le cellule tumorali, grazie alla genetica e all’immunologia

Professor Boccadoro: «Futuro vuol dire studiare terapie che potranno essere usate dai nostri figli, vuol dire garantire migliore efficacia del trattamento per il paziente».

 

Oggi genetica e immunologia sono alleate per combattere le malattie del sangue. L’immunoterapia è già entrata prepotentemente nella terapia delle patologie neoplastiche ematologiche sovente cambiando la storia di queste malattie, con risultati importanti, basti pensare alla riduzione del rischio di ricaduta che oggi raggiunge livelli del 70%. Si aggiungono poi i farmaci innovativi che sono caratterizzati da nuovi sottili e intelligenti meccanismi d’azione, microscopiche molecole in grado di andare diritto all’obiettivo: disintegrare il tumore.

Insomma, la ricerca va spedita e la illustra il professor Mario Boccadoro, oncoematologo della Città della Salute e della Scienza di Torino, sottolineando che il futuro della ricerca non solo mostrerà i suoi risultati nel lungo termine, ma sarà sempre più volta a garantire per il paziente la migliore efficacia del trattamento e qualità di vita.

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Benessere e stili di vita, News, Piemonte, Prevenzione e cura, Regioni

“Prevenzione possibile”: già 164 donne visitate gratuitamente. Grande partecipazione a Napoli e Cuneo.

Prossima tappa: Imperia, il 19 e il 20 marzo, e La Spezia, il 22 e il 23 marzo.

 

Macina chilometri l’ambulatorio mobile rosa del progetto “Prevenzione possibile. La salute al femminile” che fa tappa nelle principali città italiane per offrire a tutte le donne una visita gratuita con un medico per la valutazione preliminare del rischio cardiovascolare e la misurazione della densità ossea tramite misurazione del peso, del girovita, della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca tramite Ecg, del colesterolo, della saturazione di ossigeno, e la misurazione della densità ossea attraverso Moc.

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Piemonte, Regioni

Nasce il nuovo “Percorso Cuore pediatrico” con i nuovi reparti di Cardiologia, Cardiochirurgia e Cardioanestesia dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino

Spazi più accoglienti e a misura di bambino e assistenza e cura ai massimi livelli per i piccoli pazienti cardiopatici. E’ questo il risultato finale della stretta e virtuosa collaborazione tra pubblico e privato. All’ospedale Regina Margherita della Città della Salute e della Scienza di Torino è nato il “Percorso Cuore Pediatrico” con la nuova terapia intensiva e semintensiva cardiologica e cardiochirurgica pediatrica, un modo moderno di concepire l’assistenza ai piccoli pazienti portatori di cardiopatia congenita ricoverati in ospedale che suggella l’ultima fase della ristrutturazione del sesto piano dell’infantile.

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