La colchicina, chiamata anche «zafferano bastardo», è una pianta erbacea bulbosa della famiglia delle Liliacee che germoglia in autunno con un fiore rosa-violaceo, molto simile allo zafferano.

Cresce in tutta l’Europa centrale, ad eccezione del nord e del Caucaso.

 

In Italia la si trova nelle zone alpine e prealpine, fino ai 2000 metri e cresce lungo ruscelli e in radure boschive. È rara sugli Appennini. Una coppia veneta l’ha raccolta scambiandola per zafferano: l’uomo si è sentito male ed è morto in pochi minuti, la donna a distanza di dieci giorni.
Erba velenosa
Si tratta però di un’erba velenosa e rientra nella lista del ministero della salute perché è vietato l’uso nel settore degli integratori alimentari e nei prodotti erboristici. Non vanno toccati fiore e pianta perché il solo contatto può causare danni alla pelle. Se viene ingerito provoca bruciore alle mucose, nausea, vomito, coliche, diarrea sanguinolenta fino al delirio e alla morte. L’avvelenamento ha azione sull’apparato digerente, biliare, respiratorio, cardiovascolare, renale, sul sistema nervoso e sulle ghiandole endocrine. In seguito a un’intossicazione acuta la morte avviene tra le 7 e le 48 ore. «Ma gli effetti tossici della colchicina possono durare nel tempo e portare anche complicanze neurologiche o al sangue, causando forti anemie o calo di piastrine» avverte Fabio Firenzuoli, Responsabile del Cerfit, Centro di riferimento per la Fitoterapia all’ospedale Careggi di Firenze . E questa può essere una possibile spiegazione del fatto che marito e moglie sono morti a distanza di giorni.

La differenza tra zafferano e colchico
«Il fiore dello zafferano è molto simile a quello del colchico, e può essere confuso» spiega Firenzuoli – ma ci sono delle differenze. Il fiore colchico è superdotato, ha 6 stami, gli organi sessuali appunto, mentre lo zafferano ne ha solo 3. E quando invece è in foglia non dimenticate che può essere scambiato per Aglio ursino. Il consiglio è evitare di raccogliere piante, se non si conoscono alla perfezione» .
Il farmaco
Con la colchicina pura viene prodotto un farmaco utilizzato sotto strettissimo controllo medico per il trattamento acuto della gotta. Come detto la sostanza è altamente tossica e 10 mg di colchicina potrebbero causare effetti tossici letali se assunti in un solo giorno (la terapia prevede in genere 1 mg al giorno)
Il precedente
Nel marzo del 1994 un’altra coppia piacentina era rimasta intossicata dopo aver ingerito la colchicina, raccolta per errore con altra erba commestibile. L’uomo era deceduto.

Fonte: http://www.corriere.it/salute/17_settembre_19/colchicina-zafferano-bastardo-che-puo-uccidere-ac613214-9d52-11e7-bc32-abadbc125b15.shtml