Un convegno a Occhiobello (Ro), il 24 marzo, riunisce importanti esperti

 

Il diabete mellito sta dilagando in tutto il mondo, per questo la lotta contro questa malattia è una delle emergenze sanitarie identificate dall’Organizzazione delle Nazioni Unite e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Cresce soprattutto il diabete tipo 2, che rappresenta circa il 90% dei casi in Italia, fortemente legato anche a sovrappeso e obesità, a loro volta riferibili a iperalimentazione e a scarsa attività fisica. Cresce anche il diabete tipo 1, seppure meno in termini assoluti, e compare soprattutto nei bambini, talora piccolissimi, adolescenti o giovani adulti.

 

Il diabete è una malattia subdola, senza sintomi e con un grande impatto sulla salute delle persone. E’ molto importante rendersi conto che esiste e della sua pericolosità, solo una informazione consapevole può aiutare la popolazione a ridurne i rischi. Si stima che circa 5 milioni di persone in Italia abbiano il diabete, pari ad un caso ogni 12 residenti, e il numero salirà probabilmente a 7 milioni fra 15-20 anni; un milione sono gli italiani con la malattia misconosciuta. I dati epidemiologici suggeriscono circa 250.000 nuove diagnosi di diabete tipo 2 e circa 25.000 nuove diagnosi di diabete tipo 1 ogni anno.

Su questo tema si interrogano gli esperti nel corso del congresso intitolato ‘Diabete mellito, l’epidemia del nuovo millennio’ in  programma il 24 marzo a Occhiobello, in provincia di Rovigo, presso il Teatro Tosi di Santa Maria Maddalena, organizzato da Motore Sanità con il patrocinio dei Lions Clubs International Distretto 108 TB Italy. Scopo del congresso è quello di diffondere la conoscenza della patologia, delle complicanze associate, delle nuove opzioni terapeutiche e delle principali misure di prevenzione, in particolare la modifica dello stile di vita, che ad oggi è considerata la terapia più efficace per combattere il diabete e i fattori di rischio comunemente associati come obesità, dislipidemie e ipertensione arteriosa. I Lions da sempre sono impegnati in prima linea, attraverso un service permanente, per sensibilizzare la popolazione su tale malattia, affinché esegua gli accertamenti clinici preventivi, evidenziando così eventuali stati morbosi latenti e mettere in atto gli opportuni accorgimenti, per scongiurare gravi stati patologici.

 

Che cos’è il diabete mellito

Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento del glucosio nel sangue. L’unico modo per diagnosticarlo è misurare i valori del glucosio nel sangue con un prelievo ematico. I sintomi sono sfumati e possono insorgere tardivamente. Il diabete di tipo 1 del bambino può manifestarsi con perdita di peso, sete intensa e poliuria (grandi quantità di urine), mentre il diabete dell’adulto (tipo 2) è spesso del tutto asintomatico e spesso diagnosticato con un ritardo di anche 10 anni.

La diagnosi precoce è essenziale per evitare danni seri all’organismo in particolare nei bambini piccoli. La Società Italiana Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica si è impegnata negli ultimi anni affinché i sintomi di esordio vengano riconosciuti precocemente al fine di evitare gravi complicanze.

 

Le complicanze croniche di questa malattia

Il problema più importante del diabete è costituito dalle sue complicanze croniche (rappresentano il 90% della spesa, fra ricoveri, specialistica e farmaci): la retinopatia è la prima causa di perdita della vista in età lavorativa e una delle prime cause di cecità in assoluto; la nefropatia è oggi la prima causa di dialisi e trapianto renale. Inoltre, il diabete aumenta di 2-3 volte il rischio di infarto e ictus e più di 20 volte le probabilità di subire un’amputazione agli arti inferiori nel corso della vita.

 

La prevenzione: ecco le regole da osservare

I fattori che predispongono l’insorgenza di questa malattia, dalla quale non si guarisce ma con la quale si può convivere molto meglio rispetto al passato grazie all’aiuto di nuove terapie farmacologiche, sono la sedentarietà, il sovrappeso, la famigliarità (parenti di primo grado), l’appartenere a determinate etnie. Per contro, ci sono alcune regole da rispettare per prevenire il diabete, per combatterlo a tavola e al supermercato e per conviverci se si è pazienti.

Per combattere il diabete occorrono tre punti d’appoggio: dieta, esercizio fisico e terapia, cioè attenzione alla dieta, lotta alla sedentarietà e rispetto di se stessi. Se il diabete del bambino è una malattia autoimmune e non è possibile, al momento, attivare alcuna strategia di prevenzione, diverso è il discorso per gli adulti dove è possibile ridurre la possibilità di diventare diabetici anche del 50% nelle persone a rischio con movimento e dieta.