Un team di ricercatori del dipartimento di medicina vascolare dell’Academisch Medisch Centrum di Amsterdam ha testato con successo un potente medicinale, utilizzato per ridurre significativamente il rischio di eventi cardiovascolari, che si è dimostrato ora in grado di ridurre di oltre il 50 per cento i livelli di colesterolo LDL in un gruppo di pazienti già in trattamento con statine.

La sperimentazione, coordinata da l professor G. Kees Hovingh, ha consentito di ottenere una regressione della placca aterosclerotica già dopo 48 settimane di follow-up. L’uso del farmaco, evidenziano gli scienziati, deve essere continuo e aggiunto alla terapia standard (SOC, standard of care) nei pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote (HeFH). Stando a quanto riportato sulle pagine del Journal of Clinical Lipidology, l’uso a lungo termine sarebbe sicuro e ben tollerato dalla maggior parte dei soggetti trattati.

Ampi studi condotti negli Stati Uniti, e in differenti Paesi europei, hanno dimostrato che approssimativamente una persona su 200–300 è affetta dalla malattia. Questa prevalenza si traduce in una stima totale mondiale approssimativa di 34 milioni di pazienti affetti da HeFH”. Conoscere il numero  dei soggetti affetti da questa patologia è importante, perché proprio i pazienti con HeFH hanno un rischio aumentato di malattia cardiovascolare (CV) prematura e pertanto le terapie ipolipemizzanti rappresentano la pietra angolare del trattamento.

Evolocumab – spiegano Kees Hovingh e colleghi – è un anticorpo monoclonale completamente umano diretto contro la PCSK-9 (proproteina convertasi della subtilisina/kexina di tipo 9), enzima deputato alla degradazione del recettore LDL. Approvato dall’Aifa  in regime di rimborsabilità, il farmaco, in associazione a statine e/o ezetimibe, è indicato per i pazienti adulti con forme severe e resistenti di ipercolesterolemia primaria (incluse le forme familiari eterozigote ed omozigote) e in quelli con dislipidemia mista che non riescono a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL nonostante la terapia ipocolesterolemizzante massimizzata. Evolocumab è inoltre indicato per coloro che sono intolleranti alle statine.

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