«L’influenza non sta colpendo allo stesso modo in tutte le regioni italiane ma i risultati migliori si stanno registrando nelle realtà in cui si punta sull’organizzazione complessa della medicina generale e dove si agisce d’anticipo, facendo leva sulla prevenzione».

Sono le parole espresse in una nota di Silvestro Scotti, il segretario nazionale della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale.

La vaccinazione è dunque la «chiave di volta» contro la malattia, vaccinarsi è il primo strumento per proteggersi e la sanità nazionale ripete l’invito a farlo tra ottobre e dicembre di ogni anno.

Secondo la Fimmg fino al 2016-2017, in attesa dei dati 2017-2018, tutta Italia, Basilicata compresa, era lontana dalle coperture consigliate dall’Organizzazione mondiale della sanità per gli over 65enni e per i gruppi a rischio: 75% minimo.

Quest’anno, però, sembrano essere cresciute le adesioni soprattutto tra la popolazione anziana anche se permane uno dei «talloni di Achille» contro la pratica vaccinale quale la scarsa adesione del personale sanitario. (www.fimmg.org)

 

Ecco come il vaccino ci difenderà

Inverno è sinonimo di influenza, una malattia molto spesso sottovalutata ma gli esperti parlano chiaro: «Bisogna proteggersi con l’aiuto dei vaccini, perché di influenza si può anche morire».

Si è soliti dire che l’influenza è “un male di stagione”, certamente vero, ma questo non significa che l’influenza sia una patologia da sottovalutare.

Sono migliaia i casi di morti a seguito di complicanze dell’influenza ogni anno in Italia. Si tratta quasi sempre di soggetti anziani, con altre patologie concomitanti.

Anche se non si possono ancora fare previsioni circa il suo impatto, i dati a disposizione tuttavia indicano che dovrebbe essere di media intensità con un numero di casi intorno ai 5 milioni.

Esiste un vaccino molto sicuro che fornisce una buona copertura, non sempre evita l’influenza ma, certamente, ne attenua di molto l’aggressività.

 

Le persone più a rischio e misure preventive

Le persone maggiormente coinvolte dall’epidemia influenzale sono, come detto, soprattutto persone anziane e i malati cronici; cardiopatici, nefropatici, malati oncologici e donne in gravidanza dovrebbero vaccinarsi e anche il personale sanitario dovrebbe essere il primo a proteggersi per non trasmettere l’infezione.

Chi non è considerato a rischio ma desidera comunque proteggersi e proteggere i propri famigliari, gli esperti consigliano che si può acquistare il vaccino in farmacia ad un costo ragionevole e farselo somministrare dal proprio medico.

E anche utile ricordare che è bene anche mettere in atto altre misure di profilassi come il lavaggio frequente delle mani.