«Siamo vicini al picco epidemico». Queste le previsioni dell’influenza stagionale date dagli esperti nel bollettino che presenta i dati della sorveglianza sulle sindromi influenzali, elaborati dal Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Influenza che continua la sua scalata verso il picco. Secondo l’ultimo rapporto Influnet, il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, sono quasi 3 milioni (2 milioni e 997mila) gli italiani colpiti da quando è iniziata la sorveglianza epidemiologica.

 

Un trend in aumento

Nella prima settimana del 2018 (dall’1 al 7 gennaio) i casi sono stati 802mila, secondo le stime. Si registra dunque ancora un aumento, alimentato soprattutto dai giovani adulti e dagli anziani finiti a letto con i virus stagionali.

Il livello di incidenza in Italia è pari a 13,24 casi per mille assistiti, in base alle informazioni inviate da 796 medici sentinella. Si tratta di un dato «paragonabile a quello osservato nelle stagioni 2004-2005 e 2009-2010», si legge nel report.

 

Le persone più a rischio

La fascia d’età maggiormente colpita resta quella dei bambini sotto i 5 anni, con un’incidenza di 28,5 casi per mille assistiti, e quella tra 5 e 14 anni (15,1 casi per mille assistiti). Ma in queste fasce d’età si osserva «un arresto o addirittura una diminuzione dei casi» rispetto alla scorsa settimana.

Mentre sono ancora in crescita i numeri fra i giovani adulti, in cui l’incidenza è pari a 13,37 casi per mille assistiti, e negli anziani con 8,1 casi per mille assistiti.

 

Le raccomandazioni: «Lavarsi spesso le mani».

L’influenza è una delle malattie infettive a maggior impatto sociale, poiché provoca ogni anno in Italia da 5 a 8 milioni di casi con circa 8.000 morti con e alti costi economici per la sanità pubblica. La vaccinazione anti-influenzale è in grado di ridurre complicanze, ospedalizzazioni e morti.

Oltre all’arma preventiva del vaccino antinfluenzale, esistono anche alcune regole che possono evitare la trasmissione del virus dell’influenza da una persona ad un’altra per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, e per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, ecco quali raccomandazioni seguire, secondo gli esperti. Innanzitutto, una buona igiene respiratoria, cioè coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce. Secondo: utilizzando fazzoletti da gettare. Terzo: lavandosi spesso le mani. Queste sono tutte azioni che giocano un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza.

 

Vaccinazione antinfluenzale: Iss: «Non è in cantiere alcun nuovo piano vaccinale».

L’Istituto superiore di Santità precisa in una nota stampa del 5 gennaio che «non esiste nessun piano del governo per l’offerta gratuita della vaccinazione antinfluenzale ai bambini sani in Italia».

«Da anni – spiega nella nota – l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e il Centro per il controllo delle malattie europeo (Ecdc) hanno introdotto la raccomandazione per la vaccinazione sia per motivi epidemiologici (protezione della comunità) che economici (complicanze, uso improprio di antibiotici e ingolfamento dei pronto soccorso), oltre che nelle categorie di rischio, anche dei bambini sani tra i 6 -59 mesi e che pertanto il ministero della Salute insieme all’Istituto superiore di sanità e alle Regioni sta esplorando l’opportunità, ma al momento attuale non esiste nessun Piano». Inoltre «la vaccinazione antinfluenzale è già offerta gratuitamente e raccomandata a tutti i bambini dai 6 mesi di età che presentano una condizione di rischio».