
12 maggio: “porte aperte” al Nico per visitare i laboratori dell’ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano
Per “le settimane della Scienza” i ricercatori del Nico, I’istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi dell’Università di Torino, invitano a visitare i laboratori di ricerca di Orbassano della palazzina interna dell’Ospedale San Luigi Gonzaga. E’ un invito aperto a tutti: semplici appassionati e curiosi. E’ un’occasione per capire come funziona il nostro cervello, che cosa succede quando si ammala o invecchia e, soprattutto, che cosa si può fare per ripararlo. L’appuntamento è per sabato 12 maggio, con orario 9,30-13 oppure 14,30-18, presso la sede dell’ospedale San Luigi (ad Orbassano, a Regione Gonzole 10). È richiesta la prenotazione per agevolare l’organizzazione delle visite. Info e prenotazioni su www.nico.ottolenghi.unito.it
Malattie neurodegenerative in Piemonte
Solo in Piemonte sono almeno 75 mila i malati di Alzheimer (a fronte di circa 600 mila in Italia e 50 milioni nel resto del mondo, dati Censis), con stime in crescita a causa dell’invecchiamento progressivo della popolazione. Si tratta di una malattia con un costo medio annuo pari a circa 70mila euro pro-capite in Italia, comprensivo di costi diretti ed indiretti, con devastanti effetti psicologici, emotivi e anche economici sulle famiglie impegnate nell’assistenza ai malati. Sono invece circa 100 in Piemonte i bambini affetti da Sma (1 caso su 6mila persone), 700 i malati di Sclerosi laterale amiotrofica (3 casi ogni 100mila persone), 4.500 persone colpite da sclerosi multipla e 4.500 i casi di lesioni spinali.
La risposta nella ricerca di base
Sclerosi multipla, Alzheimer, Sla, sindrome di Down: la strada per sconfiggere queste e altre malattie del sistema nervoso parte dalla ricerca di base. Perché per riparare il cervello bisogna conoscerlo: i ricercatori del Nico studiano struttura e funzioni del cervello normale, con l’obiettivo di capire come si ammala e come curarlo. La complessità degli studi sul cervello richiede un approccio multidisciplinare: per questo l’Istituto riunisce una squadra di 20 docenti universitari e 40 giovani ricercatori con esperienze complementari, traendo la sua forza dall’unione della ricerca di base con quella di tipo applicativo e clinico. Un mix efficace di esperienza ed entusiasmo giovanile che nel 2017 ha fruttato oltre 70 pubblicazioni su riviste internazionali.
Il percorso di visita nei laboratori del Nico
Il percorso di visita – della durata di circa 3 ore – inizia con la presentazione dell’Istituto a cura del direttore scientifico, il professor Alessandro Vercelli, e prosegue con 3 stand tematici di presentazione delle linee di ricerca: “Capire il cervello dal suo sviluppo” (La formazione del cervello nel bene e nel male; ormoni e cervello; cure materne e comportamento); “Quando il cervello non funziona” (malattie neurodegenerative; sclerosi multipla; nervi a pezzi e invecchiamento); “Il sogno di rifarsi un cervello” (cellule staminali cerebrali; modificazioni dei circuiti cerebrali; evoluzione: il cervello in animali e uomo).
Dopo aver scoperto le diverse linee di ricerca gli ospiti sono pronti per la visita dei laboratori: i ricercatori illustrano i diversi approcci sperimentali, in particolare il cervello visto al microscopio, ovvero la ricerca di base in diretta. Nel laboratorio di Neurofisiologia si potrà scoprire come comunicano i neuroni.
Il funzionamento del cervello è basato su segnali elettrici generati e trasmessi dalle cellule nervose ad altre cellule: il loro studio permette di scoprire i deficit funzionali prima che le cellule muoiano.
Liliana Carbone