Veneto: tamponi a tappeto per combattere il virus
Il Presidente della Regione Veneto Zaia ha annunciato la sua intenzione di predisporre tamponi a tappeto in tutta la Regione per riuscire a fermare il Coronavirus.
Il Presidente della Regione Veneto Zaia ha annunciato la sua intenzione di predisporre tamponi a tappeto in tutta la Regione per riuscire a fermare il Coronavirus.
In questi giorni di emergenza sanitaria nazionale e globale, sono troppi gli interrogativi che ognuno di noi ancora si pone quotidianamente. Molti sottolineano infatti che sulla base dei dati epidemiologici attuali non ci sono elementi sufficienti a definire il 2019-nCoV (Coronavirus) un virus più pericoloso dei comuni ‘virus influenzali’. Altri hanno chiesto di chiarire che cosa differenzi questo coronavirus dai comuni virus influenzali. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale SIPPS – cerca di chiarire alcuni principi di carattere generale, in attesa che i dati epidemiologici e gli esperti infettivologi possano meglio definire la pericolosità del virus. Leggi
Il Coronavirus COVID-19 si è propagato in Italia, un dato di fatto che ha messo in allerta popolazione e governanti dello Stivale, moltissime informazioni diffuse da mass media e on-line stanno creando una generale confusione e soprattutto danno vita ad una lunga serie di Fake News.
Quali le più diffuse?
Nonostante la pericolosità inferiore a molti altri tipi di virus nessuna pandemia va presa sottogamba, però bisogna prima avere chiaro dove si è diffuso ad oggi questo virus e quindi dove e chi deve prendere le maggiori precauzioni.
Una volta che si ha chiaro il quadro sul Coronavirus bisogna mantenere la calma, avere fiducia nelle istituzioni e rispettare le linee guida per evitare il contagio.
Per ulteriori informazioni bisogna affidarsi all’Istituto Superiore di Sanità a questo link
Cos’è il COVID-19
Una vasta famiglia di virus che causano diverse malattie che possono essere innocue come il comune raffreddore a malattie gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e la Sindrome respiratoria acuta grave (Sars). I Coronavirus sono ben conosciuti: la prima volta sono stati identificati a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali (inclusi uccelli e mammiferi). Il COVID-19 (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata) è un nuovo ceppo di Coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell’uomo.
«Siamo vicini al picco epidemico». Queste le previsioni dell’influenza stagionale date dagli esperti nel bollettino che presenta i dati della sorveglianza sulle sindromi influenzali, elaborati dal Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Influenza che continua la sua scalata verso il picco. Secondo l’ultimo rapporto Influnet, il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, sono quasi 3 milioni (2 milioni e 997mila) gli italiani colpiti da quando è iniziata la sorveglianza epidemiologica.
Intervista ad Alfredo Alberti, Professore di Gastroenterologia Dipartimento di Medicina Molecolare Università di Padova, epatologo AOU Padova
In Italia l’eradicazione del virus responsabile dell’Epatite C è un obiettivo molto ambizioso ma realizzabile se verranno messe in atto strategie specifiche di identificazione e presa in carico dell’ampio numero di pazienti che non è ancora stato diagnosticato (l’epatite C è spesso del tutto asintomatica) o non è stato ancora inviato dal “territorio” ai centri di cura.
Ne è fermamente convinta la Regione Veneto, l’unica che abbia una piattaforma online che registra i trattamenti e gli esiti a medio e lungo termine della terapia e che abbia prodotto un documento programmatico di eradicazione del virus dell’Epatite C che verrà reso pubblico a breve. Per eliminare il virus HCV, gli esperti dicono che in prima istanza è ovviamente indispensabile definire con precisione quanti sono i soggetti infetti, quanti sono quelli già diagnosticati e ancora da diagnosticare.