
Intervista con il Professor Stefano Carugo, Direttore della Cardiologia dell’Unità Coronarica dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, per Motore Salute.
Cuore e cure: quali sono le ultime novità in campo cardiologico, in particolare per quanto riguarda i farmaci?
In campo cardiologico stiamo vivendo una nuova era: dopo anni di farmaci, sono arrivate in commercio, grazie alla ricerca, nuove terapie per lo scompenso cardiaco, per le dislipidemie e nuove terapie ancora più fini per la rigenerazione cellulare.
Dal punto di vista diagnostico, quali importanti novità ci sono per la prevenzione secondaria? E quali sono le nuove tecniche diagnostiche che si impiegano presso l’Unità coronarica che dirige?
Anche in questo caso le nuove tecnologie, sempre più all’avanguardia, consentono di seguire i nostri pazienti non solo in prevenzione secondaria ma anche in prevenzione primaria. Abbiamo nuovi ecografi di ultimissima generazione che consentono, grazie alla loro qualità, una visualizzazione sempre più precisa e corretta del cuore e dei vasi generali e poi abbiamo le tac coronariche. E’ sempre importantissimo l’utilizzo di scintigrafie miocardiche e inoltre c’è un maggior utilizzo della risonanza magnetica cardiaca, campo dove, soprattutto nel nostro ospedale, viene registrata una sicura qualità ed eccellenza.
La chirurgia oggi come è in grado di aiutare il cardiologo? Ovvero quali novità ci sono per intervenire sulle principali malattie del cuore?
La chirurgia nel cuore ha questo must: è sempre più micro ed è meno invasiva. L’idea è di fare delle micro incisioni per interventi chirurgici sempre più mininvasivi, e questo è importante perché quando abbiamo una piccola incisione chirurgica i tempi di riabilitazione sono più corti per il paziente, che può tornare alle sue normali attività in tempi più rapidi, ma sempre tenendo conto della sua sicurezza.
Dagli ultimi studi scientifici è stato dimostrato che alcuni alimenti facciano bene al cuore, come il caffè, il cioccolato. Quanta verità c’è?
E’ vero sicuramente per il cioccolato fondente, poi ci sono diversi prodotti ben conosciuti, soprattutto in campo cardiovascolare, quali l’olio di pesce, che ha un effetto protettivo; come le noci (ne consigliamo abitualmente ai nostri pazienti quattro tutti i giorni), piuttosto che novità come il melograno, che ha potenti proprietà antiossidanti, tant’è che lo vediamo sempre di più commercializzato nei grandi supermercati. Insomma, c’è una maggiore cultura del mangiare bene per curarsi meglio.
Il messaggio della prevenzione precoce passa attraverso la giusta informazione: cosa è giusto sapere sul benessere del cuore e a che cosa, invece, non bisogna credere?
Sapere il più possibile in modo corretto e intelligente: è questo il giusto messaggio. Anche in nel campo della prevenzione ci sono le cosiddette “fakenews”, ovvero notizie che disorientano il paziente. Quindi è giusto informarsi ma informarsi di qualità per cercare di mettere in atto degli stili di vita sani: corretta alimentazione e attività fisica, soprattutto. E poi è importante affidarsi al medico di fiducia perché “il fai da te” non funziona in questo campo. Una volta si leggeva il “bugiardino” contenuto nelle scatolette dei farmaci, oggi si va su internet per trovare informazioni su una malattia piuttosto che un’altra: il risultato è che si trova di tutto e di più e il paziente è disorientato e ansioso per ciò che legge. Il web è una cosa straordinaria però in campo medico è utile prendere la corretta distanza. Quindi consiglio sempre di affidarsi al medico di fiducia.
La prevenzione delle principali malattie del cuore da quale età deve cominciare e in che cosa consiste?
Dico sempre che non c’è età per la prevenzione. Abbiamo un triste primato in Europa e in Italia per il sovrappeso infantile, per esempio: a 12 anni essere obesi o in sovrappeso significa essere un futuro malato. Quindi consiglio di stare attenti sin dall’inizio a come si vive, a cosa si mangia e raccomando più movimento e attività fisica.
Quali sono, infine, le raccomandazioni che si sente di dare perché il cuore sia sempre in salute anche nella terza età?
Mangiare sano, mangiare seguendo la dieta mediterranea, bere l’olio d’oliva, mangiare le noci, il melograno e le banane. E poi consiglio di camminare: più si cammina, meglio è. Anche in questo caso non c’è età per camminare: i famosi 10mila passi al giorno sono un consiglio molto utile, ovviamente compatibilmente con le condizioni cliniche del paziente.